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Dorella Alessandro Dubai in art - Intermediari d'arte internazionali

artista Dorella Alessandro
Dorella Alessandro

Alessandro Dorella, in arte Doré, vive e lavora a Codiverno, un piccolo paese in provincia di Padova.
Incuriosito ed attirato fin da piccolo dal mondo dell’arte Doré consegue il diploma di maturitá frequentando il Liceo Artistico "S. Cuore" di Padova, dove impara le tecniche di base del disegno, della
pittura, della scultura e soprattutto dell'architettura.  Sviluppa da sempre il suo estro creativo nella realizzazione libera di
locandine, murales, manifesti, scenografie e qualt'altro e si definisce un artista a 360° anche nella vita, perché cerca di trasformare tutta la realtà in un’opera d’arte. E’ un pittore, un iconografo e
soprattutto un grafico, che esamina ed attua una costante ricerca sul valore riassuntivo della linea. 
Inizialmente il
percorso artistico di Dorè si sviluppa analizzando le teorie di dinamismo e della simultaneità che ritroviamo
nel futurismo intrapreso da Balla, Boccioni, Depero, nelle caratteristiche del cubismo sviluppate da Picasso, Braque e nelle particolarità pittoriche dei cubo-futuristi russi come Malevic e Majakovskij. 

In ogni sua opera, Doré evidenzia un messaggio, un significato appartenente alla sua filosofia di vita, lavora su supporti differenti attingendo a tematiche mitologiche, sacre o del mondo antico. Osserva le opere famose dei
grandi maestri del passato elaborando delle nuove rivisitazioni artistiche che gli permettono di acquisire
tecniche pittoriche differenti, di studiare accuratamente un disegno approfondito ed una colorazione
diversificata.
L’anno 2004 segna un punto di svolta nella sua ricerca artistica, anno in cui inizia a ricevere segnalazioni
importanti ed apprezzamenti da critici d’arte e da un pubblico di amatori e collezionisti italiani e stranieri. Per
le sue opere sceglie grandi formati, le composizioni si presentano più raffinate e ricercate nei particolari, la
colorazione si propone sempre più accesa ed equilibrata.
(vedi per es. "Maskerade" -trasparences)" - 2014
acrilico e olio su tela - cm 90x130

Dall'anno 2004 , dopo aver conseguito il Diploma di Restauratore di Beni Mobili, Doré si dedica anche alla realizzazione di icone, immagini sacre dipinte su tavola attraverso
materiali e tecniche tradizionali accostate allo studio di tecniche antiche. L'artista realizza le icone
rispettando nei dettagli la tradizione iconografica e i soggetti rappresentati sono molto espressivi: il Cristo, i
Santi e la Vergine sono raffigurati e descritti in situazioni significative. 
Numerose sono le opere di maestri del XIV, del XV e del XVI secolo copiate fedelmente dall'artista, che successivamente però modifica il
formato dell’icona e analizza nuove espressività, che lo conducono oggi ad esprimersi attraverso originali immagini
scomposte e figure sacre dalle posizioni differenti, accolte da colorazioni e linee incisive che ancora una volta
richiamano la pittura cubo/futurista.

Nella sua carriera artistica (più che trentennale), così come nella vita, Doré è sempre stato un "der suchende" (=colui che cerca), come direbbero i tedeschi: col suo IPERKUBOFUTURISMO (d.a. dal 2004 c.a.), riprendendo e continuando l'opera dei cubofuturisti, cerca di prendere il meglio dai vari generi di pittura (ma anche scultura, musica ed altre forme d'Arte) in modo da crearne UNO che sia UNIVERSALE, in "equilibrio" e in sintonia con tutti.
Il messaggio implicito dell' I.K.F. è quello che per noi è ancora possibile recuperare il rapporto simbiotico con la Natura e con tutto ciò che ci circonda, ma che per far questo bisogna ripartire da ognuno di noi stessi, da DENTRO, cambiando innanzitutto il nostro modo di pensare e di vedere il mondo, riconciliandoci con la nostra parte spirituale e ricollocando il Micro-cosmo che è l'UOMO in sintonia, appunto, e in equilibrio, con il Macro-cosmo che è l'UNIVERSO.
La concezione di A.Dorella di "fare Arte" è l'ESALTAZIONE DELLA RAGIONE (umana) APPLICATA ALLA MANUALITÀ, alla ricerca sì del BELLO, ma anche del PROFONDO, magari in chiave esoterico/alchemica, o ironica e grottesca. È la rivalutazione del SAPERu FARE e dell'ESSERE contrapposti al solo APPARIRE della società contemporanea. Per questo Doré si propone come un ARTISTA/ARTIGIANO, convinto che un'opera d'Arte (c.d.) non possa essere il frutto di un solo "gesto artistico", ma che dev'essere l'incontro dell'IDEA, del GESTO (o meglio di un insieme di "gesti artistici") con la MANUALITÁ, certo che il valore aggiunto della manodopera non potrá mai essere eguagliato né tantomeno sostituito dalla tecnologia.


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