Le qualità creative di Mauricio Stella si traducono in un percorso di ricerca estetica che gli permette di approdare a risultati compositivi sempre nuovi, in un succedersi assai vario di tematiche e rimandi stilistici. La sua pittura rifugge da definizioni semplici, collocandosi in un territorio dove si incontrano figurativo, metafisico, surreale e astratto, in una costruzione dell’impianto compositivo che trabocca di espressività. L’ordito della composizione pittorica appare quindi come una vertigine emotiva.
Trovano qui posto un’infinità di elementi, di oggetti della quotidianità uniti a forme misteriose e indeterminate, che insieme danno vita a un labirinto disseminato di simboli. Sono allusioni a riferimenti colti, che solo un occhio attento e allenato può cogliere. La forza immaginativa di questo artista è sempre organizzata in maniera ordinata ed equilibrata.
Questo dà modo allo sguardo di indagare nella composizione seguendo il filo conduttore suggerito da Stella lungo le tappe del costrutto concettuale dei suoi dipinti. Le cromie sono modulate con attenzione e cura, senza censure o contrasti improvvisi, ma sempre in accostamenti delicati, e velature che rendono l’argomentazione visiva fluida ed esteticamente coinvolgente.
In questa sua sperimentazione l’autore non si ferma allo studio del segno, del colore e alla potenza evocativa delle immagini, ma utilizza anche materiali non strettamente pittorici, fibre tessili come il lino e la juta, che gli permettono di approfondire la ricerca sulla luce e sul colore tramite le diverse consistenze materiche.
Dunque, il piacere della visione sta nella scoperta del dettaglio, e nelle sollecitazioni del gioco interpretativo messo in scena con gustosa eleganza da un artista eclettico, e spesso imprevedibile nelle soluzioni che propone.
Paolo Levi
Critico d’arte
